ALTOPARLANTI DA INCASSO NEL CONTROSOFFITTO:
QUANDO E PERCHÉ SONO LA SCELTA GIUSTA
Soluzione obbligata per sonorizzare grandissimi ambienti e locali pubblici, questi diffusori acustici offrono un suono avvolgente anche nelle abitazioni private
Come vanno posizionate le casse acustiche nell’ambiente per ottenere un suono avvolgente e uniforme? Trovate la soluzione a questo enigma guardando sopra la vostra testa… I diffusori acustici da incasso a controsoffitto infatti rappresentano un vero e proprio uovo di Colombo per sonorizzare al meglio una grande varietà di locali diversi. Vediamo perché.
GRANDE DISTRIBUZIONE, FIERE E LOCALI PUBBLICI
In questo caso la scelta dei diffusori a soffitto è obbligata per mille ragioni. Anzitutto la distanza tra l’emissione acustica e chi ascolta è sempre quella minore: mentre percorrono un enorme padiglione fieristico o un supermercato in tutta la sua estensione, i visitatori mantengono una distanza costante dal soffitto, spesso priva di ostacoli fisici: il controsoffitto – oltre a celare cavi, fissaggi e ogni sorta di impianto tecnico – è dunque la posizione migliore per creare un tappeto acustico gradevole nell’intero ambiente senza che stand, scaffali o frigoriferi possano mortificarne l’ascolto. Sarebbe impossibile ottenere le stesse condizioni con diffusori a parete.
Analoga considerazione vale per bar, pub, ambulatori, uffici e palestre: il controsoffitto permette di ottenere un comfort acustico diffuso col gradevole effetto di non percepire da dove provenga l’emissione. Pensate viceversa ad un ristorante con diffusori acustici a parete: per riuscire a sonorizzare l’intera sala il rischio sarebbe di avere tavoli in cui il livello dei decibel risulti eccessivo e disturbante.
DALL’ALTO ANCHE A CASA
Pur se non tutte le abitazioni sono dotate di controsoffitto, le soluzioni per un impianto acustico domestico che comprenda diffusori a soffitto sono molteplici.
Oltre agli altoparlanti da posizionare nel cartongesso (qui potete vederne alcuni) , esistono – ove sia possibile forarla senza comprometterne la stabilità – anche soluzioni pensate per la muratura (link).
I diffusori acustici da incasso a soffitto si possono utilizzare da soli (specie se l’utilizzo prevalente è l’ascolto musicale di sottofondo) o in collaborazione con unità da parete o in appoggio (quando invece vogliamo ottenere un suono avvolgente e di grande dinamica come per l’ascolto musicale dedicato o la visione in modalità home theatre mentre si fa gaming o si guarda un film).
Anche se lavorano su spessori ridotti, a volte anche di pochi centimetri, si tratta di diffusori in grado di fornire prestazioni entusiasmanti (puoi guardarli qui). È necessario scegliere i prodotti giusti e certamente rivolgersi ad un installatore di fiducia per i giusti consigli è una buona idea.
La scelta dei diffusori da incasso a controsoffitto può essere la strada giusta anche per chi si appresta a progettare un impianto domestico ma è «spaventato» da lavori di muratura troppo invasivi: la versatilità costruttiva e gli ingombri ridottissimi offerti dal cartongesso per controsoffitti e contropareti consentono di ottenere soluzioni architettoniche suggestive e di grande efficacia acustica.
LE TENDENZE DEL DESIGN: IL SUONO C’È «MA NON SI VEDE»
Vale la pena spendere qualche parola sulle ragioni estetiche per scegliere la «musica dall’alto». Se fino agli anni ’90 la tendenza era di porre in piena vista impianti audio dal design «muscolare» che ne richiamava la potenza di emissione, oggi la direzione è quella opposta: celare agli occhi anche la tecnologia più sopraffina e lasciare che al resto pensino le nostre orecchie.
Tuttavia, le finiture estetiche dei diffusori – in alcuni casi praticamente illimitate – consentono di battere altre strade, assecondando il lavoro di architetti e designer: è possibile «mimetizzarli» nelle pareti o farli dialogare con i cromatismi dell’arredamento. Una terza possibilità è di accoppiarli all’illuminazione e alla domotica attraverso soluzioni custom a volte fornite dagli stessi produttori (photogallery) con alcune delle referenze garvan: ristorante imola, palestra circolo tennis bologna, ecc.). Insomma, l’unico limite è la vostra fantasia.
Ad ogni modo, per avere un risultato garantito l’ideale è far eseguire un progetto acustico dall’installatore. Se siete amanti inguaribili del fai-da-te almeno continuate a seguire i nostri articoli: cercheremo di fornirvi indicazioni utili su come ottenere una qualità del suono all’altezza delle vostre aspettative.
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